martedì 31 marzo 2009
Voglia di primavera...
Anche se il clima piovoso e grigino degli ultimi giorni non aiuta l'umore, la voglia di primavera si fa sentire, e aumenta proporzionalmente al numero di foglioline e gemme che ammiccano da alberi e siepi.
E allora...via con una bella collanina colorata, che ricorda le caramelle di zucchero e i pomeriggi al parco giochi, quando l'unica preoccupazione (della mamma) era non tornare a casa con le ginocchia troppo verdi d'erba :o))
giovedì 19 marzo 2009
Good news :o)
Questo è il video della Good news della puntata di Report (Rai 3) andata in onda il 15 marzo scorso
...è con immenso orgoglio che posso dire...IO L'HO CONOSCIUTO!!!!
Il Prof. Berrino è una persona veramente unica, credo che un pò si intuisca da come si esprime nell'intervista.
E' stato anche grazie a lui se ho modificato così radicalmente la mia alimentazione, e sono riuscita a convincere che non fosse 'una moda' non solo il mio scetticissimo parentado, ma anche gli amici più sornioni.
Sono molto felice che abbiano mandato in onda questo servizio: felice per me, per lui e il progetto Diana, per tutte le donne e gli uomini che sanno di poter contare sulla medicina preventiva, che ha come priorità assoluta la conservazione della salute a costo zero, piuttosto che la ricerca e la sperimentazione di costosissimi (e spesso inutili) farmaci.
...è con immenso orgoglio che posso dire...IO L'HO CONOSCIUTO!!!!
Il Prof. Berrino è una persona veramente unica, credo che un pò si intuisca da come si esprime nell'intervista.
E' stato anche grazie a lui se ho modificato così radicalmente la mia alimentazione, e sono riuscita a convincere che non fosse 'una moda' non solo il mio scetticissimo parentado, ma anche gli amici più sornioni.
Sono molto felice che abbiano mandato in onda questo servizio: felice per me, per lui e il progetto Diana, per tutte le donne e gli uomini che sanno di poter contare sulla medicina preventiva, che ha come priorità assoluta la conservazione della salute a costo zero, piuttosto che la ricerca e la sperimentazione di costosissimi (e spesso inutili) farmaci.
lunedì 9 marzo 2009
Pane!
...che soddisfazione!
E' vero, non posso dire che sia tutto merito mio, perchè la prima larva del tamagochi (anche detto pasta madre) mi è stata regalata...però sono solo al secondo rinfresco e già sprizza vitalità, e mi consente di assaporare un fantastico pane :o)
La ricetta che ho usato questa volta, per 1 kg di pane:
100 gr di pasta madre (PM)
500 gr di farina semi-integrale
100 gr di manitoba
300 gr di acqua tiepida (non quella del rubinetto, è troppo dura)
10 gr di sale
una manciata di semi di sesamo e lino
Togliere la PM dal frigo, pesarla e metterne da parte 100 gr; rimpastare la rimanente con la stessa quantità di farina e metà scarsa di acqua (es. se vi sono avanzati altri 100gr di PM, usate 100 gr di farina e 45 di acqua) fino ad ottenere una nuova pallina di PM, che riposerà in frigo per una settimana al massimo (fino al prossimo pane, o al prossimo rinfresco!)
Miscelare le farine, fare la fontana e mettere al centro i 100 gr di PM, poi iniziare a impastare versando l'acqua poco alla volta (basterà, vedrete!).
Man mano che l'impasto prende consistenza, aggiungere i semi e, solo alla fine, il sale (la PM non va d'accordo col sale).
Dare al pane la forma desiderata, cospargerlo di farina e metterlo a lievitare almeno 6 ore coperto, in un posto al riparo da correnti (io lo metto su un vassoio di vetro coperto di carta forno, sotto un canovaccio asciutto "ripieno" di un canovaccio inumidito con acqua calda; poi copro tutto con una sciarpa di lana e metto dentro al forno spento)
Finita la lievitazione, mettere un pentolino d'acqua sul fondo del forno e portarlo a 220° (senza ventilazione), fare i tagli "a spiga" sul pane e infornarlo a metà altezza.
Passati 15 minuti, abbassare il forno a 180° e far cuocere per altri 30 minuti (per pagnotte piccole riducete i tempi di cottura)
Et voilà!
Questo pane conserva fragranza e morbidezza molto più a lungo del pane fatto col lievito di birra, ed è anche più digeribile. Per conservarlo io lo metto in un sacchetto di carta e poi in uno di tela, sempre nel forno spento.
Se vi volete cimentare con la creazione del tamagochi di PM, ecco una delle ricette migliori che ho trovato in giro, con tanti suggerimenti nei commenti...
Altrimenti passate da me che ve ne dò un pezzettino! :o)
E' vero, non posso dire che sia tutto merito mio, perchè la prima larva del tamagochi (anche detto pasta madre) mi è stata regalata...però sono solo al secondo rinfresco e già sprizza vitalità, e mi consente di assaporare un fantastico pane :o)
La ricetta che ho usato questa volta, per 1 kg di pane:
100 gr di pasta madre (PM)
500 gr di farina semi-integrale
100 gr di manitoba
300 gr di acqua tiepida (non quella del rubinetto, è troppo dura)
10 gr di sale
una manciata di semi di sesamo e lino
Togliere la PM dal frigo, pesarla e metterne da parte 100 gr; rimpastare la rimanente con la stessa quantità di farina e metà scarsa di acqua (es. se vi sono avanzati altri 100gr di PM, usate 100 gr di farina e 45 di acqua) fino ad ottenere una nuova pallina di PM, che riposerà in frigo per una settimana al massimo (fino al prossimo pane, o al prossimo rinfresco!)
Miscelare le farine, fare la fontana e mettere al centro i 100 gr di PM, poi iniziare a impastare versando l'acqua poco alla volta (basterà, vedrete!).
Man mano che l'impasto prende consistenza, aggiungere i semi e, solo alla fine, il sale (la PM non va d'accordo col sale).
Dare al pane la forma desiderata, cospargerlo di farina e metterlo a lievitare almeno 6 ore coperto, in un posto al riparo da correnti (io lo metto su un vassoio di vetro coperto di carta forno, sotto un canovaccio asciutto "ripieno" di un canovaccio inumidito con acqua calda; poi copro tutto con una sciarpa di lana e metto dentro al forno spento)
Finita la lievitazione, mettere un pentolino d'acqua sul fondo del forno e portarlo a 220° (senza ventilazione), fare i tagli "a spiga" sul pane e infornarlo a metà altezza.
Passati 15 minuti, abbassare il forno a 180° e far cuocere per altri 30 minuti (per pagnotte piccole riducete i tempi di cottura)
Et voilà!
Questo pane conserva fragranza e morbidezza molto più a lungo del pane fatto col lievito di birra, ed è anche più digeribile. Per conservarlo io lo metto in un sacchetto di carta e poi in uno di tela, sempre nel forno spento.
Se vi volete cimentare con la creazione del tamagochi di PM, ecco una delle ricette migliori che ho trovato in giro, con tanti suggerimenti nei commenti...
Altrimenti passate da me che ve ne dò un pezzettino! :o)
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